Maddaloni – Milano, un po’ lunga, ma ….
Sono 20 gli atleti che indossano la canotta dell’Atletica San Nicola oggi a Maddaloni per disputare una tra le più classiche e partecipate 10 km della provincia di Caserta. Circa 1000 gli iscritti che si sono dati battaglia lungo le strade della cittadina.
Il rinnovato percorso di quest’anno, duro e tecnico al pari di quello degli anni passati, ci ha regalato 10.400 metri di “sali scendi” di un tracciato nervoso ed impegnativo. Difficoltà certamente inasprita dalla tipologia e dalle condizioni della pavimentazione stradale.
Alcune defezioni dell’ultima ora hanno ridotto il numero dei nostri partecipanti alla competizione. Ma ha inesorabilmente ridotto anche il numero dei preannunciati scontri diretti. Annunci che si sono palesati con “promesse” fatte al cospetto di ottime pietanze ben innaffiate da abbondante “succo d’uva” la scorsa settimana. A pensarci bene, però, più che promesse, quei proclami avevano più il sapore di vere minacce … di natura podistica, ovviamente. Ed è di questo che vogliamo parlare, anche perché per i dettagli sulla classifica si rimanda all’apposita sezione di questo stesso sito.
Scorrendo l’elenco dei 20 in ordine di arrivo, ci si imbatte al 7° posto in Giovanni che è evidentemente passato dalle parole ai fatti, staccando Ciro64 di ben 1:26, tant’è che Ciro64 alla domanda “hai visto Giovanni?”, ha risposto “no, non l’ho visto proprio”… e possiamo immaginare perché!! Sul tema sfida, Ciro si difende così: “Ma io intendevo Venafro, non Maddaloni” … sarà, ma per il momento la prima vendetta è stata consumata.
Pasquale invece ha preferito assentarsi e quindi non possiamo immaginare cosa avrebbe potuto fare contro Giuseppe, noto come “Peppe Flex”. A Giuseppe però ci ha pensato Mario. Vuoi perché infastidito dalla pacca sulla spalla troppe volte ricevuta nelle recenti gare e quasi sempre all’ultimo chilometro. Vuoi perché Giuseppe accompagnava la di cui sopra “pacca” da un esortante “Su, su. Andiamo”. Vuoi perché Giuseppe si dava poi sistematicamente alla fuga dopo tale esortazione … allora Mario ha pensato di mettere un po’ di distanza, tagliando il traguardo 17 secondi prima di Giuseppe, distanza tale da premettere all’inseguitore di ricordare il disegno della suola delle scarpe di Mario e farne tesoro per i prossimi appuntamenti.
Scontri diretti archiviati, c’è da segnalare l’ottima prestazione di Giovanni (in foto), al suo debutto con la canotta dell’Atletica San Nicola e al suo battesimo della strada … inteso nell’accezione podistica del concetto, ovviamente!!
Per nulla intimidito dal percorso tecnico e nervoso, ha portato una condotta di gara eccellente e ben commisurata al suo attuale stato di forma. Senza strafare. Ha addirittura recuperato qualcosa sul tratto di salita finale, concludendo la gara con la consapevolezza che forse ne aveva ancora un po’ …. ma va benissimo così. Alla prossima, Giovanni.
E Milano? Che c’entra Milano?
C’entra, perché l’organizzazione lombarda pur di avere tra i suoi concorrenti il “blasone podistico” di Peppe Nuzzo, podista eclettico e noto ai più per le sue prodezze “uniformemente distribuite sul globo terrestre”, aveva già da tempo cambiato nome alla mezza maratona cittadina, denominandolaSTRAMilano, e allo stesso tempo elevandola a rango di competizione internazionale; consci del fatto che altrimenti sarebbero mancati i requisiti minimi per la partecipazione del nostro Peppe. Infatti in mancanza del prefisso “STRA”, prefisso che indica eccesso e superiorità, e senza “l’internazionale”, difficilmente, LUI, avrebbe impreziosito tale competizione con la sua presenza.
Ma questa volta Peppe non si è recato solo alla volta del capoluogo lombardo per condurre unaSTRAbiliante, nonché STRAtosferica eSTRAtegicamente perfetta gara. Infatti è arrivato in compagnia di 2 debuttanti sulla distanza dei 21km. Parliamo di Anna Nargiso, già vista correre, nonchè discorrere, su per le salite Campane all’inseguimento di alcuni garibaldini non più di una decina di giorni or sono, e di Ernesto Cassandra già visto in giro con un ottimo passo durante alcuni allenamenti.
Nonostante la distanza con Milano, ci arrivano comunque notizie sulle prestazioni dei tre. Incappati in una partenza un pò rallentata a causa del traffico dei circa 6000 runners che hanno animato la kermesse meneghina, ciò non ha impedito ai tre di portare una media di circa 4:55 min/km per i primi 15 km. Da qui il passo del trio si addolcisce un po’ per permettere ad Ernesto di “assorbire e smaltire” un leggero risentimento muscolare. Cioè hanno dovuto rallentare un pò. Rallentare? Cos’è sta roba?
E’ stato subito evidente che Anna non riusciva ad applicare il banale concetto espresso da questa semplice parola al gesto atletico in esecuzione. Sarà perché questa parola non è presente nel vocabolario della nostra Anna, ma di certo sappiamo che sono state necessarie diverse “sgridate” per riportare di nuovo l’unica rappresentante del gentil sesso sulla stessa linea degli altri due maschietti e quindi, poi, finalmente tagliare il traguardo insieme.
Risultato fotocopia per i tre, con 1:48:41. Questo ha permesso loro di terminare si in riserva, ma non completamente senza benzina e riservare un minimo di risorse in previsione della mezza di Venafro in programma per domenica prossima.
Archiviamo questa giornata podistica dagli ampi contorni geografici avendo chiara una sensazione in ognuno di noi. La sensazione di un gruppo che matura giorno dopo giorno sempre di più, e che sempre di più è in grado di attrarre nuovi amici/atleti, che vedono in questo gruppo i giusti valori dello sport. Il nostro gruppo che orgoglioso dice ai nuovi arrivati: benvenuti a bordo.
Maddaloni – Milano, certamente lunga, ma … insieme si può fare!
maurizio