lunedì 2 maggio 2011

1° Maggio 2011 - Festa dei lavoratori e del podismo

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1° Maggio 2011

Festa dei lavoratori e del podismo


Oggi, giornata in cui si festeggiano i lavoratori, siamo stati ospiti degli “Amici del Podismo” di Maddaloni per la 10a edizione del Memorial Luca Coppola. Anche questa volta, gli amici di Maddaloni, hanno fatto un gran lavoro. Ottima l’organizzazione alla partenza, durante il percorso e all’arrivo.
Tracciato noto a molti, ma non per questo meno impegnativo. 10,2 km, interamente su tracciato cittadino, caratterizzati da saliscendi e condizioni della pavimentazione stradale di quelle a cui si deve prestare particolare attenzione.
Pacco gara ricchissimo, di quelli che una volta a casa  mio figlio ha commentato: “ …. ma la gara era denominata corri per la spesa?”

Noi dell’Atletica San Nicola siamo presenti con 24 atleti, anziché dei 27 iscritti. Tre in meno, ma con la certezza che se avessero potuto, avrebbero certamente gareggiato; tant’è che Nicola, Giovanni e Stefano erano presenti sin dallo start in quel di Maddaloni, ma ahinoi senza la canotta sociale.

Sin dalla mattina, in Piazza della Vittoria, si è notato il fare di alcuni alquanto sospetto, nonché circospetto. Qualcuno si è fatto sentire con minacce più o meno velate, altri  hanno tramato in incognita, implementando la famosa tecnica dell’invisibilità; ma credetemi, certamente ognuno era intento a preparare la propria gara e la propria strategia di attacco o di difesa. Parliamo principalmente di quelli che negli ultimi mesi stanno animando le gare a cui partecipiamo con diverse sortite circa le prestazioni e che allo steso tempo stanno riempiendo pagine e pagine sui diversi siti e social network che ci ospitano, quest’ultima attività certamente meno faticosa della prima in quanto si suda veramente poco.
Il bellicoso Giuseppe Nuzzo è ormai da tempo che minaccia Pasquale Maiello che … poi si è visto-non-visto un Peppe Flex che …. per non parlare di Mario Salvo che anche lui … ma partiamo dalla cronaca di questa competizione estremamente tecnica e dal carattere nervoso che ha visto anche due esordi di ottimo spessore per la nostra squadra.

Giuseppe Tedesco, Pietro Maienza e Francesco D’Andrea hanno chiuso sotto i 4 min/km dimostrando, se ce ne fosse bisogno, che sono la punta di diamante della nostra squadra, seguiti da Mario Mastrangeli che conferma con questa sua prestazione che, archiviate le lunghe distanze, è in grado di esprimersi ad ottimi livelli anche sui 10.000.
Il primo dei Pastore, Biagio, sembra aver smaltito definitivamente i casatielli che avevano probabilmente condizionato la sua prestazione di lunedì dell’Angelo, confermandosi ai livelli noti.
Peppe Flex, che aveva assunto un atteggiamento molto defilato alla partenza, ha dispensato saluti, pacche sulle spalle e visualizzazione del disegno delle suole delle scarpette ai soliti noti. Si perché Pasquale era dietro e Mario Salvo, ne ignoriamo al momento il motivo, si è ritirato a circa metà percorso (i maligni insinuano che forse vistosi in posizione non più competitiva abbia abbandonato il campo di battaglia o forse addirittura una partenza troppo sopra le righe … ci informeremo).
E Peppe Nuzzo? Forse aveva sprecato troppe energie a “scrivere, scrivere e scrivere”  minacce e forse anche profuso troppo fiato per enunciarle, tant’è che lo si è sentito commentare: “non ce l’ho fatta proprio a prenderli, erano lì davanti a me Pasquale, Paolo Rauci, Ciro-64 e Francesco Letizia, vedevo le canotte … ma non ne avevo proprio più. La prossima volta però ...”. Chissà se scriverà ancora qualcosa sul tema; noi speriamo che possa essere in grado di tradurre i suoi proclami in fatti.

Ottima la prima di Giovanni e Nicola Pastore che chiudono con uno strepitoso tempo su questo percorso non proprio semplice e che preannuncia a tutti che abbiamo a bordo ancora una volta ottimo “materiale poditico”. Tra i due si è inserito Giovanni Marzano che, con la vecchia canotta gialla della nostra squadra, quella Diadora per intenderci, non ha deluso le aspettative che aveva alimentato alla mezza di Napoli. Con un gran passo, lungo i 2 km di salita, dopo il 6° km, si è dileguato incurante del fatto che fossimo in salita … e quindi mi è venuto da pensare che forse è la canotta che è più veloce, devo indossarla la prossima volta, vuoi vedere che ... ed è a questo punto che alle mie spalle (siamo ancora in salita) sento una voce femminile che discute … parla, parla … in salita? Ebbene si, è proprio lei. E’ la nostra Anna Nargiso (per l’appunto quella che parla in salita) che con Benedetto Mastrangeli, fresco rientrato da un infortunio che lo ha tenuto un po’ a riposo, mi raggiungono circa all’8° km. Appena terminata la salita, li saluto (io sono di quelli che non parlano in salita!!!) e procediamo appaiati. Forse è da qui che probabilmente comincia il tratto più suggestivo di questa competizione Maddalonese. Quest’ultimo tratto che all’improvviso sprigiona nella’aria quegli odori tipici della domenica mattina. I profumi che si diffondono lungo le strade di questa cittadina e che man mano che ci addentriamo nelle viuzze del centro storico si fanno sempre più insistenti, penetranti e stuzzicanti. Altro che il profumo della primavera e delle zagare che è possibile godere lungo il collinare sopra Caserta alle 6 del mattino. Questi sono profumi di cose buone da mangiare.
Ma cosa mangeranno? … ci chiediamo. E qui Benedetto, forse annebbiato nel senso dell’olfatto a causa delle energie già spese, confonde il tipico profumo delle melanzane “indorate e fritte” destinate a finire in una parmigiana con una frittata … ma come si fa?. Immediatamente corretto, Benedetto si concentra di più, e conviene senza dubbio alcuno sulla collocazione olfattiva  del profumo appena annusato; si tratta appunto della preparazione di una parmigiana.
Procediamo lungo il percorso in basalto e ci imbattiamo nell’inconfondibile odore dei carciofi arrostiti, una vera leccornia durante questo periodo. Su questo non ci sono dubbi circa la loro collocazione. I carciofi, dal profumo inconfondibile, sono riconosciuti da tutti ed univocamente collocati alla loro destinazione finale. Il segnale definitivo che oggi è proprio una domenica di festa è determinato dal profumo che ci pervade al passaggio davanti ad una finestra aperta. Ragù. Dall’odore intenso e certamente “pippiato” dalla mattina nella pentola di terracotta, proprio come lo descriveva Eduardo in uno dei suoi capolavori. I profumi poi si diradano un po’ per dare spazio anche alle suggestioni visive grazie ad un passaggio al cospetto di un banco del pesce, dove all’unisono abbiamo immaginato una bella “impepata di cozze” … e così tra questi profumi, sapori e giocosi commenti, ma soprattutto senza grossi patimenti, arriviamo tenendoci per mano di gran carriera lungo i 200 mt finali in salita di questo tracciato. Insieme per tagliare il traguardo. Traguardo che prima di noi aveva già visto il passaggio di Lucio Perna, Francesco  Franjo CT e Pietro Russo.
Traguardo che vede poi Michele Lombardi, Vincenzo Cennamo e Angelo Marino chiudere il passaggio degli atleti della nostra squadra.

Il 1° Maggio è stata anche la festa dei profumi che prelude alla festa dei colori di domenica prossima al Bosco

di Capodimonte ... per chi ci sarà.
Maurizio


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1 commento:

  1. maddoloni ha premiato gli umili e punito i superbi oppure maddaloni con la sua singoloare orografia mischia le carte in tavoli e battezza gli ultimi come primi? vedremo nelle prossime settimane, stay tuned !

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